Durante la proiezione della Rassegna Video |
Video Wall per la Rassegna Video |
...alla console, Davide, alla tastiera A. Chidichimo |
fannidada alla console, Andrea Chidichimo, tastiera e Lord Theremin |
Frame video con movimenti di Enrica Brizzi |
Ivan Fassio, voce narrante |
Lydia Corbelli, voce narrante |
Frame video con movimento di Enrica Brizzi |
A. Chidichimo (tastiera) Lord Theremin (Theremin) fannidada (interventi video), I.Fassio (voce recitante), Lydia Corbelli (voce recitante), E. Brizzi (movimenti) fannidada (interventi video) |
Il quarto incontro/confronto sull'arte "Davanti a un fiume in piena", aderisce alla Giornata del Contemporaneo
sabato 5 ottobre 2013 nello studio dei fannidada,
in Piazza Carducci 130 (citofono n.1) a partire dalle ore 15 fino alle ore 23.
Nel pomeriggio dalle ore 15 ci sarà
una Rassegna video con opere dei seguenti artisti:
Ennio Bertrand,
Andrea Caretto - Raffaella Spagna,
fannidada,
Carlo Gloria,
Gruppo E_qui,
Filippo Leonardi,
Matteo Mezzadri,
Riccarda Montenero,
Alessandro Quaranta, Elvira Sanchez,
Valter Luca Signorile, Silvio Valpreda.
Alle ore 20 ci sarà una pausa conviviale cui seguirà un momento
performativo con reading di Ivan Fassio e Lydia Corbelli su testi di
Riccardo Bacchelli, Ivan Fassio, Aleksievic Svetlana, Alberto Salza,
musiche di Andrea Chidichimo e Lord Theremin, performance di danza
contemporanea di Enrica Brizzi e video di fannidada.
Ed ecco in breve i video.
Ennio Bertrand: Quadri animati: Corsa, Flag, Klee, Mobile, Taglio
Five videos for laptop, (2000).
Corsa, dedicato a Marcel Duchamp
Flags, dedicato a Jasper Johns
Klee, dedicato a Paul Klee
Mobile, dedicato a Alexander Calder
Taglio, dedicato a Lucio Fontana.
I quadri animati sono delle brevi animazioni digitaliche, prendono spunto
da lavori di noti artisti contemporanei.
Realizzati con la tecnica del passo passo impiegando tecniche digitali,
sono un omaggio ad alcuni artisti che si vorrebbe possedere appesi alle
pareti di casa. In sostituzione dell'0pera originale però, è possibile
appendere un computer al muro che mostri il suo simulacro e addirittura,
in movimento!
Le Opere ispiratrici sono: Nu descendant un escalier, Three flags, Die
Zwitschermaschine, Mobile, Concetto spaziale - Attese.
Corsa |
Flag |
Klee |
Andrea Caretto/Raffaella Spagna: "Il controllo delle chiuse", 2011 (44')
Le contrôle des cinq écluses (Il controllo delle 5 chiuse) nell'ambito della mostra: On ne peut pas descendre deux fois dans le même fleuve presso CAP (Centre d’Arts Plastiques), Saint-Fons, France produzione art 3 (Valence) e CAP (Saint-Fons), Francia Project «De la Vallée de la chimie au Port de Valence. Une expérience artistique à l’échelle du paysage»
Diciannove dighe scandiscono il flusso del fiume Rodano, dalla Svizzera fino al mare Mediterraneo, trasformando il corso del fiume in una lunga scala, nella quale ogni singolo centimetro di dislivello è oggi sfruttato per la produzione di energia idroelettrica.
Nelle sale controllo dei Barrages, i monitor - suddivisi in 9 riquadri - rimandano le riprese delle videocamere a circuito chiuso che inquadrano varie vedute: zone di entrata e di uscita delle chiuse, movimento delle saracinesche, passaggio delle grandi chiatte per trasporto merci, ecc.
Durante i mesi di residenza nella Valle del Rodano, presso la residenza per artisti di Moly-Sabata, abbiamo documentato con brevi video, aspetti e situazioni di quel paesaggio che più ci attraevano: i diversi tipi di flusso d'acqua, i materiali depositati sulle rive, il passaggio attraverso le chiuse, i boschi degradati delle isole artificiali, ecc. Il tratto esplorato del fiume Rodano, tra le città di Valence e Lione, è scandito da cinque chiuse.
Nel video "Le contrôle des cinq écluses" lo schermo è suddiviso in nove riquadri, riprendendo lo schema dei monitor di controllo delle grandi dighe. Nei riquadri scorrono, alternandosi e giustapponendosi, numerose sequenze video e audio, riordinate per "generi", ricostruendo così una catalogazione di impressioni che rivelano il nostro punto di vista e le nostre “esigenze di controllo”.
fannidada: "Fitometamorfosi" 2013 (4'38")
Utilizzare elementi vegetali in connubio con elementi della tecnologia può essere una strada percorribile nella ricerca di un equilibrio tra naturale ed artificiale?
Una risposta a questa domanda è la fitometamorfosi processo di "filtraggio" che prevede il passaggio del segnale video, sottoforma di impluso elettrico, attraverso elementi vegetali. L'immagine che si ottiene risulta modificata ma non cancellata a riprova che, forse, una soluzione è possibile.
Diciannove dighe scandiscono il flusso del fiume Rodano, dalla Svizzera fino al mare Mediterraneo, trasformando il corso del fiume in una lunga scala, nella quale ogni singolo centimetro di dislivello è oggi sfruttato per la produzione di energia idroelettrica.
Nelle sale controllo dei Barrages, i monitor - suddivisi in 9 riquadri - rimandano le riprese delle videocamere a circuito chiuso che inquadrano varie vedute: zone di entrata e di uscita delle chiuse, movimento delle saracinesche, passaggio delle grandi chiatte per trasporto merci, ecc.
Durante i mesi di residenza nella Valle del Rodano, presso la residenza per artisti di Moly-Sabata, abbiamo documentato con brevi video, aspetti e situazioni di quel paesaggio che più ci attraevano: i diversi tipi di flusso d'acqua, i materiali depositati sulle rive, il passaggio attraverso le chiuse, i boschi degradati delle isole artificiali, ecc. Il tratto esplorato del fiume Rodano, tra le città di Valence e Lione, è scandito da cinque chiuse.
Nel video "Le contrôle des cinq écluses" lo schermo è suddiviso in nove riquadri, riprendendo lo schema dei monitor di controllo delle grandi dighe. Nei riquadri scorrono, alternandosi e giustapponendosi, numerose sequenze video e audio, riordinate per "generi", ricostruendo così una catalogazione di impressioni che rivelano il nostro punto di vista e le nostre “esigenze di controllo”.
fannidada: "Fitometamorfosi" 2013 (4'38")
Una risposta a questa domanda è la fitometamorfosi processo di "filtraggio" che prevede il passaggio del segnale video, sottoforma di impluso elettrico, attraverso elementi vegetali. L'immagine che si ottiene risulta modificata ma non cancellata a riprova che, forse, una soluzione è possibile.
Carlo Gloria: Photosynthesys, 2011
Photosynthesys |
Chi guarda le gare di sci avrà notato che gli atleti gareggiano in mezzo a due lunghe strisce azzurre che spiccano sul bianco della neve. Da tempo pensavo che quelle strisce avrebbero potuto diventare dei disegni sul grande foglio bianco della montagna innevata. Così quando il sindaco di Sestriere Valter Marin e Donata Massobrio mi chiesero di studiare un progetto per la città, io proposi di dipingere la neve.
Non mi ero mai occupato di land art, ma scoprii poi che il mio progetto aveva molti punti in comune con quel movimento artistico.
La programmata obsolescenza delle opere affidata alla vitalità degli agenti naturali, che rende il tempo, cioè il nemico principale dell’arte tradizionale, un protagonista positivo e previsto fin dall’inizio; l’attenzione ecologica per la natura, per i ritmi e per l’ordine che la caratterizzano e coi quali l’uomo è chiamato a interagire; il rapporto con il paesaggio e il ripudio della ricerca della novità formale in favore di un confronto con la forma del mondo; la documentazione affidata esclusivamente alla fotografia e alle riprese video; il pensiero che la modificazione discreta del paesaggio sia un’opportunità per definire attivamente la relazione tra l’uomo e la natura e tra l’uomo e lo spazio.
6CO2 + 6H2O → C6H12O6 + 6O2
La fotosintesi clorofilliana è l’insieme delle reazioni durante le quali le piante verdi producono sostanze organiche a partire dall'anidride carbonica e dall’acqua, in presenza di luce. Mediante la clorofilla, la luce solare permette di trasformare CO2 e H2O in glucosio, fondamentale per la vita della pianta. Come sottoprodotto della reazione si hanno 6 molecole di ossigeno che la pianta libera nell' atmosfera. Questo processo è quello nettamente dominante sulla Terra per la produzione di composti organici da sostanze inorganiche. Inoltre, la fotosintesi è l'unico processo biologicamente importante in grado di raccogliere l'energia solare, da cui, fondamentalmente, dipende la vita sulla Terra. (Wikipedia)E’ bello lavorare in mezzo alla gente. Gli sciatori mi passano di fianco e sopra la testa, in seggiovia. Sento il loro commenti, quasi tutti positivi. Sono sempre cauto nel proporre i miei disegni, cerco di capire le reazioni della gente. “E’ un albero!!!!” gridano i ragazzini, infatti sto cercando di disegnare un albero stilizzato grande 60 metri e largo 30. Meno male che ho fatto tante prove.
La seconda volta metto la formula della fotosintesi clorofilliana al posto del tronco e aspetto di vedere le reazioni. In seggiovia sopra di me passano gli allievi della scuola di sci: ragazzini delle medie e del liceo, loro sanno di cosa si tratta, chi non lo sa me lo chiede. E’ la formula della vita, rispondo, senza di quella il mondo così come lo vediamo non esisterebbe. Un signore osserva che sono un ecologista; ce ne sono pochi in Italia, dice. Sono ecologista come tutti, non possiamo permetterci di non esserlo. Rispondo.
Gruppo E_qui: "Quadriglia"
QUADRILHA
João amava Teresa que amava Raimundo
que amava Maria que amava Joaquim que amava Lili
que não amava ninguém.
João foi para os Estados Unidos, Teresa para o convento,
Raimundo morreu de desatre, Maria ficou para tia,
Joaquim suicidou-se e Lili casou com J.Pinto Fernandes
que não tinha entrado na história.
QUADRIGLIA
João amava Teresa che amava Raimundo
che amava Maria che amava Joaquim che amava Lili
che non amava nessuno.
João andò negli Stati Uniti, Teresain convento,
Raimundo morì in un incidente, Maria restò zitella,
Joaquim si suicidò e Lili sposò J.Pinto Fernandes
che non era mai entrato nella storia
(Trad.: A.Tabucchi)
.. a short story, poetry like ironic and tragic backgound.
I know the people but not their destiny.
.. un racconto breve, poesia come backgound ironica e tragica.
Conosco le persone, ma non il loro destino.
Quadriglia |
Filippo Leonardi: "Perché mangiamo gli animali" 2013 DVD 07’24”
Il video fa parte di un nuovo ciclo di lavori che trae spunto da una serie di riflessioni su come la società odierna si pone nei confronti delle specie animali.
La nostra coscienza, supportata oggi dal contributo della scienza, ci rende sempre più consapevoli di quanto il concetto della nostra unicità non abbia senso, rivelando che caratteristiche come la cultura, la fabbricazione di utensili, il linguaggio e probabilmente la coscienza stessa, non sono esclusive della specie umana.
Tuttavia ci poniamo nei confronti di alcuni animali in maniera subdola, considerandoli come automi, trattandoli come esseri incapaci di produrre pensiero o sensazioni.
Da qui la riflessione sul perché trattiamo determinati animali alla stregua di esseri umani, mentre ci comportiamo con altri in maniera a dir poco brutale.
Perchè mangiamo gli animali |
Matteo Mezzadri: "Alterity" , 2010 (5'38")
Nel video Alterity il tempo gioca come fattore di separazione: il tempo accelerato “ritaglia” e mette in risalto la storia di persone che si fermano ed escono dal flusso della vita frenetica della metropoli: l’ultima, interminabile telefonata tra due fidanzati che si stanno dicendo addio; la lunga attesa di una ragazza per un appuntamento che, forse, non verrà rispettato.
Altri attori, altre vite, vengono per un attimo staccate dallo sfondo anonimo della metropoli attraverso improvvise decelerazioni del girato.
Nel video non c’è messa in scena, ma solo ricerca e documentazione di storie qualunque sottolineate ed evidenziate da artefatti di post-produzione digitale.
Alterity |
Alterity |
Riccarda Montenero: "Clandestini", 2006 DVD (7'11")
CLANDESTINI, 2006 (primo segmento del progetto filmico: MALA TEMPORA),
tecnica: modellazione/animazione digitale 3D
“Clandestini” è stato presentato in diverse Rassegne di cine-video e di video-arte in Italia e all’estero.
La rivista “Tracce. Cahier d’Art” l’ha pubblicato a cura delle sue Edizioni d’Arte Fèlix Fénéon. La tiratura è stata di 150 copie DVD.
Sintesi: Migranti in fuga da miserie e guerre - resi immobili - e tuttavia capaci, con forti suoni, di affermare il diritto all’esistenza.
Clandestini |
tecnica: modellazione/animazione digitale 3D
“Clandestini” è stato presentato in diverse Rassegne di cine-video e di video-arte in Italia e all’estero.
La rivista “Tracce. Cahier d’Art” l’ha pubblicato a cura delle sue Edizioni d’Arte Fèlix Fénéon. La tiratura è stata di 150 copie DVD.
Sintesi: Migranti in fuga da miserie e guerre - resi immobili - e tuttavia capaci, con forti suoni, di affermare il diritto all’esistenza.
Alessandro Quaranta: "Con noi", 2009
Il titolo è "Con noi", è un video molto breve, poco più di un minuto, un lampo.
"con noi", intendo tutto ciò che ci portiamo appresso senza che ce ne accorgiamo. In un viaggio non precisato, nell'infinitesimalmente piccolo che ci circonda, altri compiono viaggi non meno ardui e senza una meta apparente. Chissà se esseri viventi a noi trascendenti ci vedono allo stesso modo?
"con noi", intendo tutto ciò che ci portiamo appresso senza che ce ne accorgiamo. In un viaggio non precisato, nell'infinitesimalmente piccolo che ci circonda, altri compiono viaggi non meno ardui e senza una meta apparente. Chissà se esseri viventi a noi trascendenti ci vedono allo stesso modo?
Con noi |
Valter Luca Signorile: "Il velo #4", 2013 (6'37")
Il velo #4 |
Silvio Valpreda: Il povero, Blank
“Il povero”
Ed il povero ammise la sua colpa,
così gli venne dato un sogno da sognare.
Ed il povero disse di essere forte,
così gli fu impedito di scappare,
gli fu detto che a camminare
bisogna avere scarpe buone
ed un posto dove andare,
così che era meglio stare lì a lavorare.
Ed all’alba gli si spiegò
che era meglio aspettare
tanto si doveva tutti invecchiare
Ed il povero ammise la sua colpa,
così gli venne dato un sogno da sognare.
Ed il povero disse di essere forte,
così gli fu impedito di scappare,
gli fu detto che a camminare
bisogna avere scarpe buone
ed un posto dove andare,
così che era meglio stare lì a lavorare.
Ed all’alba gli si spiegò
che era meglio aspettare
tanto si doveva tutti invecchiare